Cesare Candi - Genova 1913
Contrabbasso “Cesare Candi” Genova anno 1913 Cesare Candi, nacque a Bologna il 5 Marzo 1869, a 15 anni divenne apprendista del liutaio Raffaele Fiorini,dove già lavorava il fratello Oreste. Nel 1888 si trasferì a Genova trovando lavoro presso presso la Fabbrica dei “Fratelli Barberis” dove già lavorava il fratello e si costruivano strumenti a pizzico. Nel 1892 apre una sua bottega e finalmente inizia a sbizzarrirsi costruendo soprattutto strumenti a pizzico decorati ed intarsiati , di rara bellezza e buon gusto evidenziando le sue abilità oltre che costruttive anche creative; più tardi cominciò a costruire strumenti ad arco ottenendo risultati eccezionali, mantenendo sempre un suo stile personale. lo strumento quì fotografato è sempre stato di proprietà del Sig. Oreste Notte, contrabbassista, molto amico di Cesare Candi, tanto da riuscire a convincerlo dopo molte insistenze a costruire per lui questo e unico contrabbasso, lo usò come contrabbassista di complessi nelle navi che facevano rotta da Genova al Sud America, questo come tutti gli strumenti che venivano usati nei viaggi transoceanici sembrano molto più vecchi. Dal 1950 circa lo strumento non è stato più suonato , nel 2015 era ancora con le corde di budello e il suo ponticello originale, col timbro a fuoco dellʼautore. Lʼimpostazione delle effe è perfetta, determinante in uno strumento con la forma apparentemente semplice; elegante e tipica, sembra la stessa usata per i violoncelli ingrandita. Lo strumento cosiddetto “a pera” si rifà sostanzialmente a due particolarità essenziali: lʼeleganza delle curve della forma e la bellezza ed impostazione delle effe. Il riccio denota una grande capacità dʼintaglio, in stile “genovese”, elegante e molto “corposo”, adeguato alla “generosità” della forma. Credo che la scelta della forma a “pera” sia dovuta al fatto di velocizzare la costruzione e dal fatto che fino a questo periodo aveva costruito moltissime chitarre dalle più svariate forme e anche questa silhouette ricorda una grande chitarra. La vernice scura e non trasparente è stata scelta , come consuetudine dei liutai del periodo, per mascherare e “coprire” quelle imperfezione e spesso nodi , che avevano i legni autoctoni e con la scusa che il contrabbasso dal suono scuro doveva avere anche il colore scuro; il legno utilizzato in questo contrabbasso è pioppo per il fondo e fasce, il ricco in noce; abete in 6 pezzi per il piano, come consuetudine dei liutai italiani, quasi sempre essenze a km. zero, per il contrabbasso. Molto interessante la parte centrale della bombatura del fondo, volutamente piatta nella parte centrale in corrispondenza dellʼanima, particolarità che uso anchʼio per dare più “prontezza” allo strumento, soprattutto nei suoni gravi. Allʼinterno nella parte alta il timbro a fuoco” C. Candi Genova” e la caratteristica che contraddistingue i suoi strumenti allʼinterno: le controfasce in unʼunico pezzo di abete che passano sopra i tasselli centrali e si incastrano nei tasselli superiore e inferiore. Lʼetichetta, originale è quella corrispondente dal 1913 in poi.